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Modalità
Online
Rivolto a
Privati
Livello
Intermedio
Durata
28 ore
Al termine
Certificato
Requisiti
Il corso è rivolto a studenti e laureati in Psicologia, Psicologi, Tutor per l’apprendimento, Educatori, Pedagogisti, Insegnanti e Genitori.
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Descrizione
Il corso affronterà gli aspetti che caratterizzano le traiettorie di sviluppo dei processi di apprendimento considerando le variabili connesse allo sviluppo, l’emergere di difficoltà, i BES e nello specifico i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). In ultimo il corso tratterà degli interventi clinici e non clinici a sostegno dello sviluppo dei processi di apprendimento.
Certificato
Certificato
A conclusione del percorso formativo verrà rilasciato al partecipante un attestato di formazione valido ai fini curricolari su tutto il territorio nazionale.
Offerta: Prezzi, Costi e condizioni
Prezzo | Descrizione |
---|---|
€ 44 | Prezzo base per ciascuno studente |
Il corso è riconosciuto MIUR ed è acquistabile anche con Carta Docente.
Programma del Corso
MODULO I – I PROCESSI DI APPRENDIMENTO
Il primo modulo sarà dedicato alla descrizione delle modalità di apprendimento e dei periodi sensibili. Seguirà una panoramica degli stili cognitivi di apprendimento e delle aree rilevanti di preferenza nonché dell’influenza dei fattori emotivo-motivazionali e relazionali.
- Lezione 1 – MODALITA’ DI APPRENDIMENTO E PERIODI SENSIBILI
La lezione partirà con una definizione di processo di apprendimento non legata al contesto scolastico ma come modalità di acquisizione e modificazione del soggetto coinvolto, in un “esercizio” di accomodamento tra la vecchia e la nuova esperienza. I processi di apprendimento saranno legati a degli specifici comportamenti che verranno illustrati e comprenderanno quelli di: risposta (assuefazione, sensibilizzazione, imprinting e riflesso condizionato), quelli operanti (tentativi ed errori, modellamento attivo/condizionamento), quelli di osservazione (apprendimento vicariante e imitazione) e quelli che richiedono un’organizzazione cognitiva “complessa” dell’informazione (intuizione e ragionamento). I processi, al di là della specifica modalità, evidenziano nel contesto di sviluppo psicofisico periodi di massima predisposizione all’apprendimento di un’abilità o competenza. Si parlerà dunque dei periodi sensibili.
- Lezione 2 – SVILUPPO DEGLI STILI DI APPRENDIMENTO
La lezione partirà con la presentazione del modello di Schnider e Pressley, che in una prospettiva evolutiva compiono un passo dall’ambito comportamentale a quello cognitivo. Si parlerà dunque di modalità di elaborazione dell’informazione nella specifica fase 7-18, secondo il modello degli autori. La prospettiva cognitiva permette di introdurre ed esplorare succesivamente gli stili cognitivi connessi all’apprendimento: analitico/globale, sistematico/intuitivo, impulsivo/riflessivo, verbale/visivo, convergente/divergente, dipendente/indipendente. Ogni stile verrà descritto singolarmente e accompagnato da un esempio pratico, ovvero da un riferimento per lo stile X di una strategia Y associata. Gli stili determinano nel loro insieme una delle cinque aree rilevanti di preferenza per l’apprendimento, ovvero quella psicologica. A seguire verranno illustrate quella: ambientale, quella emotiva, sociale ed in ultimo quella fisiologica.
- Lezione 3 – FATTORI EMOTIVO-MOTIVAZIONALI E RELAZIONALI
La lezione affronterà la tematica che lega la competenza emotiva con le capacità di apprendere efficacemente. Verranno, a tal proposito, presentati due modelli esplicativi dominanti: quello “affettivo” e quello “cognitivo”. A partire dagli studi sulla Warm Cognition della Dott.ssa Lucangeli, verrà sottolineata l’interdipendenza dei due modelli nel processo di apprendimento e nell’esperienza del contesto scuola. Verranno introdotti dunque i costrutti di: demotivazione (impotenza appresa) e bassa autostima (locus of control esterno, inibizione, passività e scarsa tolleranza) come fattori di rischio. L’introduzione dei fattori di rischio evidenzia l’interdipendenza di ulteriori tre aspetti specifici: i processi di controllo, gli stati motivazionali e la conoscenza di sé. In ultimo, verrà trattata l’importanza della relazione, come canale attraverso cui l’apprendimento passa sia nei casi di difficoltà aspecifiche che nei casi di DSA. Si parlerà dunque di qualità della relazione in termini di: gestione individualizzata delle interazioni, attribuzione di valore, sintonizzazione ed empatia.
MODULO II – DIFFICOLTA’ O DISTURBO?
Il secondo modulo sarà dedicato alla presentazione di un caso e alla distinzione della condizione di difficoltà rispetto a quella di disturbo (DSA), passando in rassegna ogni singolo disturbo.
- Lezione 1 – DISTINGUERE LA DIFFICOLTA’ DAL DISTURBO
Verrà introdotta la distinzione del concetto di difficoltà legata ai processi di apprendimento rispetto a quella di disturbo mediante i “segnali osservabili” e le caratteristiche fondamentali come la presenza innata/non innata, la modificabilità ed il grado di automatizzazione.
- Lezione 2 – DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
Verrà illustrata la categoria diagnostica dei DSA facendo riferimento ai due principali manuali diagnostici il DSM 5 e l’ICD 10, sottolineando la base neurobiologica del disturbo, la prevalenza nella popolazione in età scolare ed adulta e il rapporto di genere m:f. Verrano poi illustrate le difficoltà osservabili nei bambini con sospetto DSA nei specifici ambiti deficitari, ovvero: lettura, scrittura e calcolo. In ultimo verranno trattate conseguenze o eventuali comorbidità connesse al disturbo (dal basso rendimento scolastico sino ad arrivare a disturbi d’ansia) e le “conseguenze” a breve e lungo termine di un mancato riconoscimento del disturbo (abbandono scolastico, basso livello di istruzione).
MODULO III – IL PROCESSO DIAGNOSTICO NEI DSA
Il terzo modulo sarà dedicato al processo diagnostico e ai diritti dello studente in ambito scolastico, con particolare riferimento alla legge 170 del 2010 e all’applicazione del piano didattico personalizzato (PDP).
- Lezione 1 – IL CHI, IL COME ED IL QUANDO NELLA DIAGNOSI
La lezione definirà la diagnosi clinica in termini di: categoria nosografica redatta da un professionista sanitario. Verrà fatto esplicito riferimento al lavoro di equipé andando a distinguere le figure preposte, in Italia, all’emissione di diagnosi. Nel dettaglio della diagnosi verranno trattati: i criteri di inclusione ed esclusione nell’ambito dei DSA, la stesura del profilo funzionale dell’individuo ed i tempi in cui può essere posta nonché i parametri osservati per le aree di deficit.
- Lezione 2 – L.170/2010 E PDP
La lezione comprenderà un breve excursus delle leggi e delle normative che hanno preceduto la 170/2010, ovvero: art. 21 e DPR 275. Verrà introdotta poi come diretta applicazione concreta della legge l’utilizzo del PDP, piano didattico personalizzato, andando a spiegare gli obiettivi dello stesso. Si parlerà dunque di: efficacia della didattica, personalizzazione e diversificazione del lavoro in classe, dei tempi di predisposizione e del team che lo redige.
MODULO IV – BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Il quarto modulo sarà dedicato alla presentazione di un caso, alla macrocategoria dei Bisogni Educativi Speciali (BES), nonché alla direttiva ministeriale e alla didattica personalizzata dedicata.
- Lezione 1 – BES, DIRETTIVA MINISTERIALE e PDP
La lezione illustrerà la macrocategoria dei BES. Si parlerà dunque di: disabilità, DSA, disturbi clinici e svantaggio socio-economico, linguistico e culturale. Per ognuna delle microcategorie descritte sarà illustrata la legge specifica o la direttiva ministeriale a tutela, andando a distinguere l’area della difficoltà legata al deficit e dunque alla diagnosi, da quella della difficoltà legata al bisogno educativo speciale che non costituisce una categoria diagnostica.
MODULO V – INTERVENTI CLINICI E NON CLINICI
Il quinto, ed ultimo modulo, sarà dedicato alla formazione relativa agli interventi a sostegno del processo di apprendimento, distinguendo gli interventi clinici da quelli non clinici.
- Lezione 1 – TUTORING E STRUMENTI COMPENSATIVI
Si parlerà di tutoring come intervento non clinico utilizzabile come supporto allo studio, dunque in una delle fasi di apprendimento con l’obiettivo di garantire, nel tempo, l’acquisione di strategie e competenze volte all’autonomia sia nello studente con difficoltà aspecifiche che in quello che presenta un DSA o un BES. Particolare importanza sarà data all’utilizzo degli strumenti compensativi andando a chiarire quali sono , le condizioni per un loro utilizzo e l’obiettivo per cui vengono utilizzati.
- Lezione 2 – POTENZIAMENTO
La lezione tratterà delle fasi che determinano un processo di apprendimento (input, consolidamento, elaborazione ed output). Nel dettaglio verrano spiegati i processi sottostanti alle fasi: attenzione (arousal, selettiva, sostenuta, divisa, shifting…), memoria (MBV ed MLT) e ragionamento. Al termine, verrà presentato secondo il modello di Feuerstien i vari deficit che possono presentarsi nelle fasi descritte precedentemente ovvero nella fase di input, di elaborazione e di produzione dell’output. Sarà così possibile distinguere l’intervento di potenziamento didattico, metacognitivo e cognitivo. Quest’ultimo in particolar modo, terrà conto sia delle indicazioni presenti nella letteratura scientifica relativa all’efficacia degli interventi precoci rispetto alla teoria della modificabilità che invece rivela una possibilità di trattamento sia in età avanzata che in condizioni di disabilità anche grave. Si parlerà, in ultimo, anche di potenziamento metacognitivo riportando a fondamento dello stesso il modello proposto da Borkowski per spiegare come la prestazione finale di uno studente sia generata dalla capacità dello stesso di scegliere, fra le tante, la strategia più adeguata alla risoluzione del compito.
- Lezione 3 – SUPPORTO PSICOLOGICO
La lezione si propone, a fronte della connessione fra aspetti emotivi ed efficacia dell’apprendimento, di sostenere l’importanza del supporto psicologico rispetto all’esperienza di fallimento scolastico. L’intervento viene proposto come forma di prevenzione rispetto ai fattori di rischio come demotivazione e scarsa autostima. I fattori di protezione come la motivazione e la capacità di stimare le proprie competenze verranno contestualizzate sia nelle difficoltà aspecifiche che in quelle legate alla diagnosi.
- Lezione 4 – PSICOEDUCAZIONE E TRAINING
La lezione conterrà una serie di interventidestinati all’ “ambiente”: scuola e famiglia. Si parlerà di psicoeducazione e di parent e teacher training, andando ad osservare i presupposti di questi interventi, ovvero la valorizzazione della funzione genitoriale o del docente e gli obiettivi. Particolare importanza sarà data all’asse emotivo-relazionale, sostenuto dai principi di Pomeranz relativi alla modificabilità, al coinvolgimento, all’autonomia, alla positività, all’utilizzo del feedback correttivo e alla diversità. Principi che invitano chiunque sia coinvolto nel processo di apprendimento di uno studente a condividere i suoi vissuti emotivi legati “allo studio”.
Obiettivi del Corso
Il corso ha l’obiettivo di sviluppare nel corsista competenze e conoscenze nell’area dell’apprendimento come processo di sviluppo caratterizzato da aspetti cognitivi ed emotivi, andando a differenziare aspetti riguardanti la difficoltà dal disturbo, le microcategorie contenute nei “Bisogni educativi speciali”, l’eventuale processo diagnostico in caso di disturbo e gli interventi clinici e non clinici utili a sostenere le specifiche difficoltà.
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Corso Online: i Processi di Apprendimento – Sviluppo, Bisogni ed Interventi
A cura di IGEA Centro Promozione Salute28 ore
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