Partita IVA Forfettaria: Requisiti e Come Ottenerla

Tra le domande che ci vengono poste con maggiore frequenza, vi è la seguente: esiste una “Partita IVA forfettaria” e, se così fosse, quali sarebbero i requisiti e la procedura per ottenerla? Proviamo a fare luce su questo argomento.

Per prima cosa, vogliamo rassicurare i lettori: è possibile aprire una Partita IVA forfettaria sia per risparmiare sulle tasse, sia per adempiere ad una mole inferiore di obblighi burocratici. Inoltre, tanto per accedere ai vantaggi qui riportati, quanto per mantenerli negli anni successivi, è necessario rispettare i requisiti (es. limiti economici, ma non solo) previsti per questo regime fiscale.

Per chi non lo sapesse, infatti, con “Partita IVA forfettaria” intendiamo l’adozione del regime forfettario, l’unico regime agevolato tutt’oggi disponibile (a differenza del precedente regime dei minimi, che permane soltanto “ad esaurimento”) per le nuove attività di professionisti e imprenditori individuali.

Partita IVA forfettaria: cos’è?

Come abbiamo anticipato, per usufruire di una “Partita IVA forfettaria” è necessario indicare, in fase di apertura o anche in seguito, la volontà di assoggettarsi al regime forfettario, e non al regime ordinario semplificato.

Il regime forfettario arriva nel 2014, ma subisce le seguenti modifiche:

  • il limite annuo di ricavi e compensi cresce fino a 65.000 €;
  • abolizione limite di spesa per beni strumentali;
  • nuovo limite per redditi da lavoro dipendente e assimilati pari a 30.000 €.

Restano invariati, invece, altri aspetti che caratterizzano il regime:

  • il metodo di determinazione del reddito imponibile che, a partire dal fatturato lordo incassato, prevede due passaggi, ovvero:
    • deduzione spese nella percentuale stabilita dal Codice ATECO;
    • deduzione contributi versati nello stesso periodo d’imposta.
  • l’applicazione di un’unica imposta sostitutiva con aliquota al 15%;
  • la franchigia IVA;
  • l’esenzione dalla ritenuta d’acconto;
  • l’assenza di contabilità, con il solo obbligo di conservare e numerare in ordine progressivo le fatture emesse e ricevute, senza registrazione.

Come ottenere una Partita IVA forfettaria?

La Partita IVA forfettaria è una concessione rivolta ai liberi professionisti (iscritti o meno ad Albi) e alle ditte individuali (artigiani e commercianti). 

Di contro, tutte le attività dalla forma collettiva (società, cooperative, ecc.) possono avvalersi unicamente del regime ordinario semplificato. 

Oltre a questo principio generale, la normativa prevede una serie di requisiti obbligatori per chiunque voglia adottare e/o mantenere il regime forfettario:

  • ricavi e compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a 65.000 € (se si esercitano due o più attività, ciascuna con il proprio Codice ATECO, il limite si riferisce alla totalità dei ricavi e compensi ottenuti);
  • redditi da lavoro dipendente e/o assimilati non superiori a 30.000 € / anno;
  • spese per dipendenti, lavoro accessorio e collaboratori, anche a progetto, non superiori a 20.000 € / anno.

Parallelamente, possono usufruire del regime forfettario soltanto quei contribuenti che non rientrano in una o più categorie escluse, ovvero:

  • persone fisiche che si avvalgono di regimi speciali ai fini Iva o di regimi forfetari di determinazione del reddito;
  • soggetti non residenti, ad eccezione di coloro che risiedono in uno degli Stati membri dell’Unione europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo che assicuri un adeguato scambio di informazioni e che producono in Italia almeno il 75% del reddito totale;
  • soggetti che effettuano, in via esclusiva o prevalente, operazioni di cessione di fabbricati o porzioni di fabbricato, di terreni edificabili o di mezzi di trasporto nuovi;
  • soggetti che contemporaneamente partecipano (possiedono quote di partecipazione) a società di persone, associazioni professionali o imprese familiari, a meno che tali quote non vengano cedute entro l’anno;
  • soggetti che possiedono quote di partecipazione a società a responsabilità limitata (srl), a patto che si verifichino contemporaneamente le seguenti tre condizioni: 1) il sezionale è uguale a quello della P. IVA individuale; 2) il titolare della P. IVA esercita un controllo diretto; 3) ed emette fattura verso la stessa srl (a prescindere dalla quota percentuale che possiede);
  • soggetti che esercitano prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta, oppure di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili a tali datori di lavoro, fatta eccezione per i periodi di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni.

Come aprire una Partita IVA forfettaria?

Finora abbiamo visto quali sono i criteri che permettono - o impediscono - ai liberi professionisti e alle imprese individuali di ottenere una Partita IVA forfettaria, accedendo e, in seguito, permanendo nel regime forfettario. 

Difatti, non appena uno dei requisiti dovesse venire meno, oppure qualora si verificasse una (o più di una) causa di esclusione, il soggetto sarebbe obbligato a lasciare il regime e ad adottare l’ordinario semplificato dall’anno successivo.

Ma cosa succede nel caso di un’attività nascente? È possibile aprire una Partita IVA forfettaria da zero? E se così fosse, quali requisiti bisognerebbe esibire?

Allora, chiariamo innanzitutto che anche le nuove Partite IVA possono avvalersi del regime forfettario se, al momento dell’apertura, il titolare non incorre in nessuna delle cause di esclusione che abbiamo elencato qui sopra.

In particolare, bisogna accertare che il soggetto sia residente in Italia o in uno dei Paesi UE (purché abbia il domicilio in Italia) e che almeno il 75% dei ricavi siano prodotti sul territorio nazionale. Inoltre, l’anno precedente non può aver conseguito un volume d’affari che risulti superiore al limite di 65.000 €.

Inoltre, chi svolge una seconda attività, per aprire una Partita IVA forfettaria, deve verificare che il reddito da lavoro dipendente non superi il limite di 30.000 €, a meno che il rapporto non sia già terminato entro l’anno precedente.

Come valutare tutti i requisiti ed essere sicuri di non venire esclusi dal regime per uno o più fattori? Con l’aiuto di Fiscozen puoi sottoporre a verifica la tua situazione fiscale, chiarire eventuali dubbi e, infine, aprire la Partita IVA forfettaria in totale tranquillità, seguito ed assistito da un professionista.

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Scritto da

Duccio

Duccio Armenise

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