NAVIGATOR PER IL REDDITO DI CITTADINANZA - COME DIVENTARE UN TUTOR

Il Reddito di Cittadinanza porta con sé tante novità, tra cui una nuova opportunità lavorativa. Il governo, infatti, per accompagnare ogni beneficiario del sussidio nel giusto percorso di inserimento nel mondo del lavoro, ha deciso di istituire una nuova figura professionale di supporto. Si tratta del “navigator”, ovvero un tutor che ha il compito di sostenere i cittadini nel processo di ricerca professionale.

Scopriamo insieme in cosa consiste il lavoro e come si può diventare navigator!

Chi è e di cosa si occupa il Navigator

Il compito principale del navigator (o tutor del reddito di cittadinanza) è fare in modo che il proprio assistito trovi un lavoro il prima possibile, e quindi che riceva il reddito di cittadinanza per meno tempo possibile. Di conseguenza, dovrà seguire il beneficiario del sussidio e accompagnarlo nei centri di formazione o presso le agenzie per l’impiego, cercando i corsi di qualificazione e le offerte di lavoro più adatte al suo profilo, sulla base delle esperienze precedenti e delle sue competenze.
In particolare, dovrà assicurarsi che riceva le tre offerte di lavoro, e che partecipi a tutte le attività obbligatorie come i corsi di orientamento e i lavori sociali. In altre parole, dovrà supportare le persone nella ricerca di lavoro attiva e assicurarsi che non si verifichino eventuali anomalie o violazioni del Patto per il Lavoro e l’inclusione.

Per facilitare la comunicazione con i centri per l’impiego e le aziende, il navigator avrà anche a disposizione degli appositi strumenti digitali e dei database in cui inserire i dati del beneficiario.

Inoltre, il tutor dovrà raccogliere tutte le informazioni sul suo assistito in una scheda, che dovrà presentare allo Stato affinché possa verificare che il beneficiario stia rispettando effettivamente gli impegni previsti dal programma di assistenzialismo.

Come diventare Navigator

Il navigator è una figura a cui verranno date grandi responsabilità, per cui è importante specificare che non tutti possono ricoprire questo ruolo. Vista la delicata mansione che è chiamato a svolgere, un tutor deve innanzitutto conoscere la legge e il mercato del lavoro nella zona che gli sarà affidata, in modo da far incontrare in maniera efficace domanda e offerta. Per questo motivo, uno dei principali requisiti per poter intraprendere questo tipo di carriera è essere in possesso di una laurea magistrale in uno dei seguenti campi:

  • Economia
  • Giurisprudenza
  • Scienze Politiche
  • Sociologia
  • Scienze della Formazione
  • Psicologia

Per essere selezionati, bisognerà partecipare a un concorso che prevede il superamento di un test. In caso di esito positivo, sarà quindi necessario seguire un corso di formazione della durata di 6-8 mesi, durante il quale verranno illustrate le mansioni principali del navigator e verrà mostrato il funzionamento degli strumenti tecnologici che questa figura avrà a disposizione per scambiare informazioni con i centri per l’impiego e gli enti di formazione.

Il corso di formazione per diventare Navigator

Come già anticipato, per sviluppare le competenze adatte a ricoprire il ruolo di tutor del reddito di cittadinanza, sarà necessario partecipare e superare con profitto un corso di formazione istituito appositamente per questa nuova figura, che avrà una durata di almeno 6 mesi. Trattandosi di un progetto ancora in fase di sviluppo, non è ancora possibile definire con precisione i dettagli relativi al contenuto del corso.

Tuttavia, la formazione necessaria per svolgere un lavoro del genere è analoga a quella richiesta a un consulente del lavoro, quindi è probabile che le competenze acquisite saranno molto simili.

Il corso potrebbe fornire innanzitutto delle basi per operare nel campo dell’orientamento, con particolare focus sulla consulenza lavorativa.
Verranno quindi illustrate le principali tecniche per cercare attivamente lavoro e misurare le abilità e le competenze dei propri clienti, probabilmente studiando anche dei casi specifici. Inoltre, sarà importante anche imparare a gestire e strutturare un vero e proprio colloquio di lavoro sulla base di quanto appreso.

Alle abilità di natura teorica, comunque, dovranno affiancarsi anche delle competenze specifiche in ambito tecnologico. Dal momento che il navigator dovrà anche servirsi di particolari strumenti per l’immissione di dati e lo scambio di informazioni con gli enti di formazione e lavoro, sarà fondamentale che sviluppi delle competenze informatiche e che sperimenti da subito l’utilizzo delle piattaforme messe a disposizione dal governo.

I requisiti per diventare Navigator del Reddito di Cittadinanza

I navigator verranno selezionati attraverso un concorso pubblico, a cui sarà possibile accedere solo se in possesso di laurea - mentre non paiono esserci limitazioni riguardo l’età. Un altro requisito importante per accedere al concorso è aver svolto almeno 2 anni di esperienza in ambito di consulenza di lavoro.

I candidati in possesso di tutti i requisiti saranno quindi sottoposti a un esame strutturato in due parti: una scritta, che prevede 100 domande a risposta multipla per testare il ragionamento logico e le conoscenze riguardo il funzionamento del reddito di cittadinanza, e una orale, che si concentrerà ulteriormente sulla conoscenza delle leggi attualmente in vigore riguardo i benefici, gli incentivi e i sussidi di disoccupazione. Di conseguenza, alla laurea si aggiungono altri requisiti, tra cui la conoscenza giuridica e tecnica delle normative sul lavoro, nonché la capacità di misurare le competenze di chi firma il Patto per il Lavoro e l’inclusione sociale, in modo da delinearne il profilo professionale.

Come accedere al concorso per Navigator

Per istituire la figura dei navigator, sarà innanzitutto necessario introdurre un piano di assunzioni straordinarie presso i centri per il lavoro. Il processo di selezione e formazione verrà gestito da Anpal, ovvero l’Agenzia per le politiche attive del lavoro.

Il concorso si terrà a Roma e le prove verranno distribuite su più giornate, dal momento che sono previsti circa 100 mila candidati.

Le posizioni disponibili saranno in totale 10.000:

  • 6.000 figure verranno assunte direttamente da Anpal
  • le restanti 4.000 verranno divise tra tutte le regioni.

Per candidarsi sarà quindi necessario utilizzare il portare Anpal, inviare il proprio curriculum e quindi iscriversi al bando, che verrà pubblicato nei prossimi giorni direttamente sul sito. La procedura di selezione dovrebbe essere molto veloce: tra maggio e giugno del 2019, infatti, verranno pubblicate le graduatorie, e i vincitori potranno già formalizzare e firmare il contratto di assunzione. La figura del navigator inizierà dunque a essere attiva verso ottobre, dopo aver superato il periodo di formazione previsto.

Quanto guadagna un Navigator

Un contratto ben pagato e un’importante missione: fare in modo che il sistema del reddito di cittadinanza funzioni correttamente e sostenere i cittadini più bisognosi di aiuto nella ricerca di un nuovo impiego. Per un lavoro del genere servono persone con le giuste conoscenze giuridiche, tecniche e formative, nonché in grado di valutare le competenze di chi si presenta allo sportello e aiutarlo a scegliere il percorso più adatto. Si tratta, dunque, di un compito di grande responsabilità.

Per questo è previsto uno stipendio di tutto rispetto!

Per le assunzioni dei navigator, infatti, il Decreto Legge 28 gennaio 2019 n. 4 ha previsto lo stanziamento di 200 milioni di euro per il 2019, a cui seguiranno 250 milioni per il 2020 e altri 50 per il 2021. Facendo i dovuti calcoli, dunque, la retribuzione dei singoli tutor dovrebbe ammontare intorno ai 30.000 euro lordi ogni anno, che corrispondono a circa 1700-1800 euro netti al mese, contribuzione esclusa. Allo stipendio fisso mensile, inoltre, si aggiungerà un bonus a seconda del numero di persone che il navigator riuscirà a far assumere, il cui importo non è ancora stato definito.

Per quanto riguarda invece il tipo di contratto, stando alle informazioni attualmente disponibili, l’inquadramento dovrebbe avvenire tramite contratti di collaborazione a tempo determinato, che avranno una durata di due anni.

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Scritto da

Valerio

Valerio Calcaterra

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