Come Diventare Game Designer e Lavorare con i Videogiochi: Guida per Iniziare

Se fino a poco tempo fa trascorrere le giornate davanti ai videogiochi era ritenuto una perdita di tempo, oggi è considerato un hobby in grado di trasformarsi in una brillante carriera, poiché lavorare con i videogame è una possibilità lavorativa concreta.

Il digital ha portato a un cambio di paradigma trasformando i videogiochi da semplice passatempo per ragazzi a business sempre più in espansione. 

In questo ambiente la figura lavorativa chiave è quella del game designer, scopriamo quindi insieme di cosa si tratta e come lo si può diventare. 

Chi è il game designer e cos’è il game design

Lo sviluppo di un videogioco prevede l’unione di diversi aspetti, tra questi il game design è sicuramente più difficile da comprendere e quello più frainteso.

Molti sono convinti che il game designer sia un programmatore, altri invece, leggendo il termine “design”, suppongono si tratti di una disciplina creativa che ha a che vedere con l’aspetto grafico del videogame.

La verità è che il game designer non è né l’una né l’altra cosa, è una figura ibrida che sicuramente coinvolge entrambi gli aspetti appena citati, ma che si pone al di sopra di essi.

In sintesi, il game designer ha il compito di pensare a tutte le caratteristiche del gioco e coordinare i programmatori e gli artisti che si occuperanno dei singoli aspetti.

Bisogna pensare al game designer con a un direttore d'orchestra: deve avere ben chiaro ogni singolo elemento e deve saper comunicare con tutti i professionisti. Proprio per questo motivo è importante che un game designer abbia basi di programmazione, così come di visual design.

Qual è lo stipendio medio di un game designer?

Se sei qui probabilmente sei interessato a una carriera nel mondo ludico e come avrai capito il game designer è un figura trasversale che racchiude molte competenze, sia creative che non.

Data l’alta professionalità che racchiude il suo ruolo sappi che un game designer può arrivare a percepire una RAL dai 30 mila ai 45 mila euro, ma naturalmente possono esserci variazioni in base al Paese in cui si lavora.

Le software house che realizzano videogiochi d'altronde operano ormai in tutto il mondo, basti pensare a colossi come Sony (Playstation), Microsoft (xBox), Electronic Arts, Nintendo, Bandai Namco, etc. Dall'America al Giappone, passando dall'Europa e dall'Asia, questo settore è pieno di aziende che offrono opportunità!



Quali sono le mansioni e le competenze di un game designer?

Partiamo dalla mansione principale del game designer, ovvero lo sviluppo dell’idea, partendo dalla definizioni dei contenuti fino alla progettazione di un sistema coerente e coinvolgente per il gamer, ovvero il videogiocatore.

Una volta effettuato il primo step il game designer deve produrre una documentazione che descriva al meglio l’idea e condividerla con tutto il team di realizzazione. Infine, bisognerà testare i prototipi, testare ogni aspetto, come ad esempio la musica e il character design. 

Non bisogna dimenticare anche che è responsabilità del game designer effettuare un’analisi dei videogiochi simili per valutarne i risultati e identificarne gli errori, si tratta in un certo senso di una vera e propria analisi di mercato

Quindi, le competenze che un game designer deve possedere sono svariate e vanno dalla padronanza di ogni flusso di produzione, fino alla struttura delle regole dei videogiochi, ma deve inoltre possedere un background molto solido non solo del mondo ludico online, ma anche dei giochi tradizionali.

Le basi della programmazione sono importanti, così come la conoscenza di strumenti per la grafica (photoshop e illustrator) e le competenze di marketing e statistica.

Differenza tra un programmatore e un game designer

La confusione tra le due mansioni è piuttosto lecita e comune, ma è bene conoscere le differenze tra programmatore e game designer: questi ultimi sono coinvolti in tutti i processi creativi dello sviluppo del videogioco, i programmatori (o sviluppatori di videogame) sono responsabili solo della creazione del codice e di tutti gli aspetti tecnici che creano il videogioco. Pertanto il programmatore esegue ciò che viene deciso dal game designer, che ricopre un ruolo delicato di direzione e coordinazione.

Come diventare un game designer: la formazione

Sfatiamo un mito: non esiste un percorso specifico per diventare game designer e sebbene la laurea in informatica sia tra i corsi di studi più indicati, non è indispensabile. Molti game designer, infatti, provengono da contesti umanistici e hanno approfondito la materia grazie a corsi specializzati di game designer, che forniscono una visione completa e chiara del mestiere.

Da un lato permettono di recuperare le basi della programmazione (o ripassarle, qualora già le conoscessi), dall’altro si concentrano su tutti i restanti aspetti, come la creazione di una struttura e una storia, il design dei personaggi, le luci e la musica, ma anche gli asset, la grafica e i sistemi di punteggi.

Inoltre, dato il tipo di professione, un grosso ruolo lo gioca anche l’esperienza sul campo. Quindi, se sei alle prime armi sappi che la gavetta, magari prima come tester o gameplay programmer, potrebbe essere un buon punto di partenza. 

Se invece sai già che il tuo sogno è lavorare con i videogiochi, prova a frequentare un corso di game designer per lanciarti sul mondo del lavoro con il piede giusto: le aziende del settore sono sempre alla ricerca di giovani appassionati e apprezzano chi possiede delle conoscenze di base o avanzate.


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Scritto da

Claudio

Claudio Rosano

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