La color analysis, chiamata anche armocromia o analisi della palette personale, è il tema del momento quando si parla di consulenza di immagine, make up e stile nel vestire: si è generato un grande interesse intorno a questo argomento, che merita una riflessione più profonda.
In rete si trovano già tantissime informazioni a riguardo, anche troppe: molto spesso i materiali a disposizione sono confusi e discordanti, così tanto che leggendoli ti potresti sentire strattonata da più parti, non capendo in modo chiaro cosa fare e come scegliere. Da un lato internet è un valido mezzo per approfondire, mentre dall'altro il gran numero di persone che scrive di questo argomento rischia di generare ancora più confusione.
Facciamo chiarezza sul tema scoprendo insieme in cosa consiste la color analysis o armocromia, dove l'analisi della palette personale gioca un ruolo cruciale.
La color analysis è fondamentale per scegliere il giusto make up, oltre che il creare uno stile personale nel vestire e scegliere i giusti accessori.
Che cos'è la color analysis (analisi del colore)?
La color analys è un tema affascinante e attuale quando si parla di consulenza di immagine, nonché estremamente utile perché che può aiutarti nella scelta di abiti e accessori (anelli, collane, borse, braccialetti, orecchini, occhiali da sole, cinture, etc), ma anche del giusto trucco e colorazione dei capelli, proprio per questi motivi l'anali della palette personale è il primo e fondamentale passaggio nella consulenza d'immagine.
L'armocromia non è una cosa così semplice, perché richiede tecnica, esperienza e materiali professionali, come i famosi drappi per esempio.
La color analysis va eseguita da esperti, perché aiuta a stabilire i colori che più sono in armonia con la propria carnagione (valutando valori e sottotono), in base al colore degli occhi e dei capelli della persona presa in considerazione. Questo tipo di analisi è personale ed è unica, poiché ogni donna ha delle caratteristiche e dei punti di forza peculiari, che la distinguono da un'altra.
Grazie all'analisi della palette cromatica è possibile anche riconoscere i colori che non si abbinano bene e stonano con il nostro incarnato: alcune scelte sbagliate potrebbero rendere più spento e smorto il nostro visto, rendendolo piatto o ingrigendolo, mentre in altri casi ci sono dei colori che addirittura tirano fuori i nostri difetti!
Per evitare questo è opportuno affidarsi a un esperto per effettuare un'adeguata color analysis, per scoprire quali sono davvero i colori che donano luminosità al tuo incarnato, che ti aiutano ad avere un’aspetto più solare, sano e fresco, mettendo in risalto solo i tuoi punti forti.
Le basi dell'analisi della palette cromatica
Quando nasce la color analysis?
Molti pensano erroneamente che color analysis sia una recente invenzione italiana: è il momento di sfatare questo mito! I primi studi sul colore risalgono addirittura al 1800, mentre l’uso di alcuni concetti derivati dall'arte e della pittura è attestato sin dai primi del 1900.
L'armocromia, come viene chiamata qui in italia la color analysis, possiamo dire si sviluppa in modo consistente negli Stati Uniti d'America durante la Golden Age di Hollywood (che val 1917 al 1963 circa), dove vengono gettati i semi di quella che diventerà l’analisi dei colori personali e, successivamente, la consulenza d’immagine vera e propria.
Fu una donna la prima persona ad avere intuito che alcune famiglie di colori funzionano meglio su alcuni piuttosto che su altri: si tratta di Suzanne Caygill, una fashion designer americana.
Nonostante ciò fu solo negli anni Ottanta che la color analysis diventa un servizio alla portata di tutti, grazie al lavoro di Carole Jackson, una pioniera della consulenza d'immagine che ha trasformato un servizio per ricchi e famosi in un prodotto per tutti: da trattamento esclusivo per attori e personaggi del jet-set, a risorsa a disposizione anche di casalinghe e impiegate, poiché Carole fu la prima a fornire la sua consulenza anche a persone comuni.
Da allora l'armocromia, o analisi del colore, è diventata una disciplina sempre più famosa e riconosciuta, fino ad arrivare ai nostri giorni, dove è diventata uno dei pilastri della consulenza di immagine, che può permettersi chiunque.
In cosa consiste l'analisi della palette cromatica? Cos'è la seasonal color analysis?
Dopo queste doverose premesse storiche, possiamo affermare che comunque la si chiami (color consultation, analisi della palette cromatica, armocromia, etc) la color analysis si basa sempre sullo stesso metodo. Perché allora si usano tanti nomi diversi? Semplice: è solo una questione di marketing, ma a te che stai leggendo questo articolo probabilmente non ti importa molto del marketing, perché ti interessa di più il risultato.
A proposito del risultato è necessario aprire un’altra parentesi, perché dalla scelta del metodo dipende sempre il risultato finale. In questo universo di tecniche, teorie e sistemi, c’è un’unica, granitica certezza: tutte le teorie sull’analisi del colore si basano sulla seasonal color analysis di Carole Jackson. Tutto ciò che viene dopo è solo un’estensione di tale metodo.
La seasonal color analysis (analisi del colore stagionale) classifica le persone in Inverno-Primavera-Estate-Autunno, cosa che di per sé in teoria sarebbe già sufficiente per identificare i propri colori personali. Attenzione però: non stiamo parlando solo di tre o quattro colori, ma di ben 30! Avete idea di quante combinazioni potete creare con 30 colori?
Bisogna anche riconoscere però che alcune persone hanno caratteristiche cromatiche ambigue: è come se fossero delle “cuspidi dei colori”, ovvero oscillano tra più famiglie di colori, che a volte sono apparentemente in contraddizione tra di loro. Questo accade essenzialmente per due motivi:
- perché lo spettro dei colori è un continuum, ovvero non è strutturato a compartimenti stagni ma è composto anche di sfumature;
- perché in queste persone una delle tre caratteristica che definisce la loro stagione è più marcata di altre.
In questi casi dubbi è possibile lo stesso effettuare un'analisi della palette cromatica efficace, perché ci viene in aiuto la cosiddetta Flow Theory, cioè la possibilità di far “fluttuare” alcune persone da una stagione all'altra: in questo modo c'è chi, per propria fortuna, può indossare il nero tanto quanto il melanzana, l’arancione tanto quanto il viola.
Capita anche che alcune persone sebbene siano "fredde", lo siano in modo così soft da potere usare anche certe tonalità calde, oppure che siano così chiare da potersi permettere l’argento tanto quanto l’oro.
Anche se nel corso degli anni il numero delle teorie è cresciuto a dismisura, non farti ingannare dalla voce melodiosa del marketing: che l’analisi sia a 4, 6, 12 o 48 combinazioni, il metodo non cambia!
Una delle teorie più recenti, per esemio, è la Tonal Analysis: siamo di fronte a un semplice re-looking della Flow Theory, perché nell’analisi tonale invece di basarci sulle stagioni si usano i criteri di chiaro/scuro, caldo/freddo, clear o muted.
Quando dovrai scegliere il metodo giusto per l'analisi del colore, ricordati sempre di devi lasciarti guidare dalle tue esigenze reali e non dalle mode del momento!
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