La voce che parla, racconta e canta – Metodo Rusticucci

Il corso è rivolto a tutti gli insegnanti degli Istituti Comprensivi e Istituti Paritari, educatori dei nidi e centri per l’infanzia, specialisti della riabilitazione, specialisti dell’infanzia (pedagogisti, psicologi, logopedisti, psicomotricisti, pediatri, neurologi), studenti della Facoltà di Scienze della Formazione Primaria, Scienze dell’Educazione e discipline umanistiche.

Il Certificato rilasciato non darà punteggio per le graduatorie ma vale per la formazione obbligatoria del docente riconosciuta dal Dirigente Scolastico di una scuola statale.

La data di scadenza per effettuare l’iscrizione ed il pagamento è: 16 ottobre 2020.

La frequenza minima del corso per ricevere l'Attestato è di 16 ore.

Il corso prevede un totale di 20 ore in modalità online e propone lezioni teoriche e laboratori pratici, in cui i corsisti saranno chiamati a creare, confrontarsi e mettersi in gioco.

Saranno trattate le seguenti tematiche:

La voce che parla racconta e canta: il ritmo, la melodia, il concetto per una corretta dizione

L’espressione vocale è costituita da ritmo, melodia, concetto. Nella comunicazione il primo elemento ad arrivare è il ritmo. Nei confronti di un neonato tutto l’amore si comunica attraverso il ritmo, esplicato nella ripetizione e la prevedibilità dei gesti, dei movimenti, delle parole. L’importanza della musica nella parola è l’elemento fondamentale che ogni insegnante ha a sua disposizione per far capire ai propri alunni che nella comunicazione la melodia giusta risulta primaria per una corretta comunicazione. Nella vecchia grammatica venivano descritte le parole in base al loro ritmo: tronche, piane, sdrucciole e bisdrucciole. Tutto questo attraverso la corretta apertura della bocca ed il movimento coordinato del proprio corpo. Il concetto è l’elemento finale: ma è più importante quello che si dice o come lo si dice? Saranno presentati giochi ed attività diverse a seconda dei cicli scolastici.

Le disfonie del bambino e dell’insegnante

Negli ultimi anni si è registrato un aumento dell’incidenza delle alterazioni della funzione vocale sia nei bambini e sia negli insegnanti/educatori. Una scorretta dinamica della produzione fonatoria può avere ricadute a livello psicologico, relazionale e sociale, oltre che sfociare in un intervento chirurgico. In quest’ottica, appare fondamentale una terapia educativa delle disfonie, in modo da rendere più consapevole il bambino e l'insegnante delle proprie possibilità e dei propri limiti, insegnando a riconoscere i comportamenti devianti e a produrne di corretti nelle diverse circostanze.

La comunicazione empatica: la melodia che sale e che scende, il linguaggio curioso e la socialità del canto

L’incontro sarà di natura pratica. Si presenteranno attività ludico-didattiche che possono essere ripetute facilmente in classe, in modo da permettere che ogni corsista immediatamente possa ottimizzare al meglio l’uso della parola “parlata e raccontata” nella sfera didattica quotidiana. Ogni bambino ha un’estensione vocale molto limitata in base alla sua età. I canti proposti dagli insegnanti, pertanto, devono rispettare tale limite fisico, in modo da permettere ad ogni studente di essere consapevole di avere una buona voce (autostima). Secondo il Metodo Rusticucci, la voce rappresenta per ogni alunno-bambino la sua sicurezza personale, l’autostima, ciò che gli permetterà una più facile acquisizione delle lingue straniere ed un carattere estroverso e socievole.

Dalle parole alla fiaba, dalla fiaba alla filastrocca, dalla filastrocca alla canzone

L’incontro ha come obiettivo quello di creare insieme alla classe materiale originale e inedito improntato sulla creatività, sull’immaginazione e sulla fantasia. Si presenterà il cosiddetto “Laboratorio delle parole”, necessario per poter scegliere i sostantivi necessari alla creazione di una fiaba. Si mostreranno le tecniche per poter sintetizzare la fiaba creata attraverso la filastrocca, per poi musicarla e renderla fruibile a tutti, alunni, insegnanti, famiglie.

Ogni educatore, ogni insegnante non ha avuto nella sua formazione personale e professionale nessun tipo di conoscenza e formazione sull’utilizzo coretto della voce, strumento essenziale del proprio lavoro.

La finalità del corso è quella di aiutare concretamente ogni partecipante a conoscere e tutelare la propria voce e, contestualmente, a conoscere, rispettare e stimolare la voce dei suoi discenti.