CORSO ONLINE: L’arteterapia nell’intervento educativo

A conclusione del corso IGEA rilascerà ad ogni partecipante un attestato di frequenza.

Il corso ha una durata complessiva di 28 ore di formazione articolate in:

• Videolezioni:  3 ore e 30 minuti
• Questionari di apprendimento:  1 ora e 30 minuti
• Sviluppo dello studio personale:  23 ore

PROGRAMMA DETTAGLIATO

MODULO I – L’ARTE CHE AIUTA

In questo modulo si affronterà l’aspetto prettamente concettuale tra Arte e Terapia, come intervento di aiuto e di sostegno a mediazione non verbale per la crescita personale. Verranno delineati gli eventi storici che, dall’antichità sino ad oggi, hanno contribuito allo sviluppo di questa nuova tecnica terapeutica al fine di ridurre il disagio psicofisico. Si cercherà di dimostrare la natura strumentale dell’arte, adatta ad estendere le capacità umane al di là della innata dotazione, compensando le debolezze mentali.

• Lezione 1 – L’ARTE COME STRUMENTO TERAPEUTICO

In questa lezione si parlerà del concetto dell’Arteterapia come processo educativo, mezzo per collegare ciò che abbiamo dentro con la realtà esterna. Si affronterà la tematica dell’arte come strumento di aiuto, per tirar fuori le proprie risorse ed il potenziale autorigenerativo attraverso la stimolazione.

• Lezione 2 – ARTETERAPIA: PASSATO E PRESENTE

In questa lezione verra esposto un excursus storico, dalle prime forma di scrittura, passando dalle società pre-letterate sino all’avvento della psicoanalisi moderna. Si farà cenno al metodo definito “Terapia Morale” di P. Pinel, si prenderanno in considerazione i metodi di valutazione di: Freud, Jung, Vigotsky , Naumberg e Kramer, i pionieri di questo campo d’azione avanguardistico.

MODULO II – CAPIRE IL PROCESSO CREATIVO PER STIMOLARE LA NOSTRA CREATIVITÀ

In questo modulo la docente illustrerà cosa si intende per processo creativo. Nello specifico verrà trattato il “pensiero divergente” di Guilford come risvolto cognitivo della creatività, perché risulta fondamentale che gli insegnanti, siano consci delle opportunità d’incoraggiare il pensiero divergente negli studenti e sfruttarle; si esporrà la “Tecnica dei sei cappelli per pensare” di De Bono, padre del “pensiero laterale”. Verranno poi descritti due approcci metodologici utilizzati come strumento di verifica e monitoraggio in età evolutiva: l’associazione libera e il gioco dello scarabocchio.

• Lezione 1 – 5 STEP PER UN’IDEA

In questa lezione si discuterà, di come l’esperienza creativa consenta all’uomo di raggiungere il proprio benessere psicofisico. Si parlerà, della creatività come metacompetenza, in qualità di caratteristica intrinseca dell’individuo. Nella parte finale della lezione verranno elaborate le 5 fasi che conducono alla formazione del processo creativo: preparazione, incubazione, insight, valutazione, elaborazione del progetto.

• Lezione 2 – PENSIERO DIVERGENTE E PENSIERO LATERALE

In questa lezione verrà riproposto il tema della creatività come consuetudine mentale, per affrontare le situazioni e le problematiche della vita. Uno degli approcci consiste nel vedere la creatività come un modo particolare di pensare, che implica originalità e fluidità, rompendo con i modelli esistenti e introducendo qualcosa di nuovo. Nello specifico verranno esposte due principali teorie: il “pensiero divergente” di Guilford ed “il pensiero laterale” di De Bono.

• Lezione 3 – L’IMPORTANZA DELLA SPONTANEITA’ NEL GIOCO E NELLE ATTIVITA’ ESPRESSIVE

Questa lezione tratterà due metodi valutativi che fungono da veicolo per la comprensione dell’individuo. Si inizierà a parlare dell’arte spontanea per poi arrivare all’associazione libera e al gioco dello scarabocchio. Si affronterà l’importanza del gioco: per i bambini è importante potersi “inventare” un mondo e dei significati all’interno dei loro giochi, e delle attività artistiche che non gli siano date dagli adulti.

• Lezione 4 – LO SQUIGGLE GAME

In riferimento alla tematica del gioco, questa lezione parlerà di un metodo per entrare in relazione con i bambini, un “invito a giocare”, uno strumento di valutazione della stessa capacità di quest’ultimo di utilizzare la situazione che gli viene offerta: lo Squiggle Game (D.W.Winnicott).

MODULO III – L’ARTETERAPIA IN AMBITO PEDAGOGICO-DIDATTICO

In questo modulo la docente illustrerà gli ambiti applicativi dove l’Arteterapia riscuote maggior successo, partendo dal presupposto che essa viene usata nei contesti più vari, data la sua natura multidisciplinare.

Nello specifico si tratterà una determinata area di applicazione, ovvero, quella pedagogico-educativa. La docente illustrerà come l’Arteterapia in ambito educativo, possa fornire strumenti preziosi per affrontare situazioni di disagio temporaneo, problematiche relazionali o semplicemente per migliorare la formazione ed il benessere individuale e collettivo.

Nella prima lezione, ripercorrendo la storia del pensiero filosofico e pedagogico, verranno trattati i vari studi che collegano la pratica di attività artistiche alle abilità comunicative e allo sviluppo fisico-cognitivo-emotivo: J.Dewey, M. Montessori, E. Erikson e E.Eisner. Nelle lezioni successive, si parlerà di come l’arte possa diventare uno strumento di aiuto in quei “periodi di crisi” che tendono a coincidere con alcuni specifici momenti delle tappe evolutive; spesso caratterizzati da fratture e discontinuità, frustrazioni, desideri ed aspirazioni.

• Lezione 1 – IMPARARE FACENDO

In questa lezione si parlerà di uno degli ambiti applicativi dell’Arteterapia, ossia quello pedagogico/educativo. La docente illustrerà l’arte intesa come dispositivo pedagogico – ossia insieme strutturato di componenti educativi intenzionalmente predisposti –, una risorsa essenziale nel processo evolutivo.

Si discuterà sul principio pedagogico fondamentale “imparare attraverso il fare”: learning by doing. Nello specifico si farà cenno a filosofi e pedagogisti che hanno rivoluzionato la scuola tradizionale, accusata di trasformare gli alunni in uditori passivi, per valorizzare un’educazione alla disciplina, alla socialità ed alla progettualità richieste dalle attività di laboratorio: J.Dewey, M.Montessori, E.Erickson ed Eisner.

• Lezione 2 – EDUCARE I BAMBINI A PENSARE CON I PROPRI SENSI

In questa lezione, la docente parlerà dei bambini/ragazzi dai 6 a 12 anni, la cosiddetta “età di latenza” (Freud, 1905), nella quale emerge pienamente il desiderio di operosità e di efficienza del bambino. In questo periodo egli inizia ad impegnare le proprie energie in compiti più maturi rispetto a quelli esclusivamente giocosi dello stadio precedente; è una fase piuttosto delicata dello sviluppo, momenti che vengono riconosciuti come “periodi di crisi” delle tappe evolutive.

Problematiche non risolte in questa fase possono produrre sentimenti d’inferiorità, unitamente a sensazioni d’impotenza e di non inclusione: si vedrà come l’arte, nelle sue forme più varie, coinvolge tutti i sensi del bambino, rafforzandone le competenze cognitive, socio-emozionali e multisensoriali.

• Lezione 3 – SVILUPPO DELL’ IDENTITA’ ATTRAVERSO L’ARTE

In questa lezione si affronterà un altro “periodo di crisi” dell’età evolutiva, la preadolescenza e l’adolescenza, che rappresentano momenti fondamentali e positivi per lo sviluppo dell’individuo, ma si configurano anche come “età del malessere”: una “stagione” fatta di turbolenze, apatia, progetti che non si realizzano, ma nello stesso tempo una fase altamente costruttiva, caratterizzata dalla ricerca di coerenza, di unità, di senso di sé.

Si parlerà, del ruolo importante della creatività, come medium per comunicare all’esterno le proprie espressioni individuali o di gruppo, attraverso prodotti culturali ed artistici come la musica, la danza e le immagini, che offrono la possibilità ai ragazzi di percepirsi e rappresentarsi. Si vedrà come l’Arteterapia per gli adolescenti è un’esperienza concreta che offre loro la possibilità di ritrovare il piacere di fare, creare, percepirsi artefici della loro esperienza, eliminando quel senso di vuoto che spesso pervade in questa età.

MODULO IV – LABORATORI ESPERENZIALI

In questo modulo la docente illustrerà come i laboratori di Arteterapia, nell’ambito scolastico, si propongono di fornire uno strumento d’indagine, una preziosa e profonda esperienza sui processi e le dinamiche della creatività, al fine di arricchire la persona, la sua crescita culturale e il benessere, in rapporto con il contesto di appartenenza.

Nella prima lezione, verrà trattato il tema delle diverse tecniche e materiali grafico/pittorici, per favorire la conoscenza di sé stessi e delle proprie potenzialità. La seconda lezione tratterà la forma del cerchio, nello specifico i mandala, come strumento di meditazione. Infine verrà presentato un esempio di laboratorio creativo/terapeutico, come luogo di benessere della sfera emotivo-relazionale e motivazionale.

• Lezione 1 – COMUNICARE STATI EMOTIVI ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO NON VERBALE

In questa lezione si parlerà delle varie tecniche e del materiale artistico, quest’ultimo viene scelto valutando con attenzione le potenzialità espressive, a partire dai bisogni e dalle possibilità dei partecipanti. Si esporrà una distinzione dei medium grafico/pittorici in base alle loro peculiarità, usi ben precisi e differenziati.

• Lezione 2 – I MANDALA: BENEFICIO PER LA MENTE

Argomentando l’evoluzione storica dell’Arteterapia si è già fatto cenno ai Mandala, infatti in questa lezione si parlerà delle figure mandaliche, partendo dai complessi significati cosmologici e soteriologici, sino ad arrivare ai mandala di Jung, come strumento di studio della personalità dell’uomo, archetipo dell’ordine interiore.

• Lezione 3 – COLORARE I MANDALA: GIOCO E CRESCITA

In questa lezione si presenterà un esempio di laboratorio creativo/terapeutico indicato per bambini/adolescenti, che consisterà nel colorare dei mandala, allo scopo di stimolare la fantasia e la concentrazione. Si tratterà il magico mondo dei colori, come strumento pedagogico per entrare nella sfera animica dell’età evolutiva. Sarà un percorso atto a sviluppare l’autostima, canalizzare le proprie emozioni, rispettare i tempi di ognuno ed accettare le differenze.

• Lezione 4 – CONSIDERAZIONI FINALI

In questa lezione, la docente farà un riepilogo dei temi trattati, modulo per modulo.

Obiettivi Specifici

• Conoscenza storica dell’arte terapia;
• Conoscenza dei metodi di valutazione e di indagine dal passato ad oggi;
• Conoscenza specifica del pensiero creativo e le sue fasi di sviluppo;
• Conoscenza concettuale dell’arte spontanea in ambiente terapeutico;
• Migliorare le abilità comunicative, affettive e relazionali dei ragazzi attraverso il gioco;
• Conoscenza specifica dell’arte terapia in ambito pedagogico-educativo;
• Conoscenza sul metodo Learning By Doing;
• Conoscenza sulla polisensorialità e i bambini;
• Intervenire sulla dimensione affettivo relazionale dei ragazzi attraverso la mediazione artistica, come strumento di ricerca della propria identità;
• Arricchimento sensoriale ed emotivo attraverso l’interazione con i materiali grafico/pittorici;
• Organizzare un laboratorio artistico-terapeutico come spazio di raccolta ed accoglienza.